Articolo Green Market - Distribuzione

LA CAPITALE DEL FIORE

Alle porte di Roma, sull’Appia Antica, il mercato del fiore ha la sua piccola “oasi”. Un’offerta vasta e raffinata di fiori e piante che rispecchia un settore in crescita e vitale per molte economie locali del Lazio, con numeri importanti e oltre 10mila addetti.

Ogni giorno il cliente è sempre più attento all’equazione qualità/prezzo, anche quando compra una pianta.
Lo scorso febbraio, presso la Nuova Fiera di Roma si è svolta la prima edizione del Salone del Florovivaismo “FLOR Expo” 2011: un appuntamento con tutti gli addetti ai lavori per far crescere ancora di più il settore.

Un settore dinamico ed importante, che da slo genera un valore di 200 milioni di euro, il florovivaismo laziale occupa il quinto posto assoluto nella graduatoria delle regioni italiane con oltre 1.700 ettari coltivati. Un comparto che con l’indotto coinvolge oltre 1.300 aziende, per un totale di 10mila addetti. Numeri importanti, che danno una forte “impronta verde” all’economia dell’intera regione. Le cui potenzialità produttive sono legate alle caratteristiche ambientali e climatiche e alla grande disponibilità d’acqua del territorio. Alle porte di Roma, la Società cooperativa Florovivaistica del Lazio si distingue per un’offerta selezionata e di qualità e un vasto assortimento. Ci parla del settore, dei suoi problemi, delle piante più richieste e di una “certa” clientela, esigente, sofisticata, ma che sa apprezzare la qualità, il titolare, Carlo Scarchilli.

Come sta andando il comparto del florovivaismo in Italia? E’ un mercato in crescita?
Nonostante la situazione sfavorevole dell’economia a livello mondiale, il commercio di fiori e piante, e in genere tutto il settore florovivaistico, sono stati influenzati solo in parte dalla fase negativa e infatti negli ultimi anni il saldo della bilancia dei pagamenti è rimasto attivo. E’ un mercato in crescita, ma solo per chi ha professionalità, qualità, competenza e sufficiente esperienza, per chi riesce ad investire innovandosi e adeguandosi ai tempi che sono in continua evoluzione, complessi e per questo problematici.

Qual è la sua opinione sul settore e il suo sviluppo?
Per quanto concerne la commercializzazione, attualmente il mercato è prevalentemente “guidato” dai Paesi del Nord Europa. Il ricorso alle importazioni dei prodotti dagli altri Paesi per ovviare alle carenze nazionali dimostra che il mercato florovivaistico ha prospettive di sviluppo a livello di consumo e a ciò deve fare riscontro una maggiore e più intensa produzione interna più diversificata e di qualità.

La produzione locale può competere con quella internazionale?
Molte aziende tentano una produzione locale ma ovviamente e per mille ragioni è difficile competere con il dinamismo degli olandesi in termini di completezza della disponibilità e varietà di piante e fiori, di adeguatezza tecnologica, di organizzazione e costi di distribuzione. Dalla nostra, nel Lazio, abbiamo però favorevoli e peculiari condizioni climatiche che consentono di ottenere produzioni lungo l’intero arco dell’anno e favoriscono, purtroppo solo in determinate aree, alcune produzioni d’eccellenza ricercate anche dall’estero.

La manodopera è un problema?
Se la situazione economica contingente fosse diversa, se ci fossero degli interventi governativi per ridurne i costi, se ci fossero delle forme di incentivo, ebbene, allora, le possibilità di occupazione e sviluppo sarebbero reali.

Quali sono le peculiarità del mercato laziale? Roma è la capitale del fiore?
Roma è capitale nel consumo dei fiori e delle piante. La densità della popolazione, l’esistenza di molti spazi verdi pubblici e di una vasta edilizia privata con parchi, oltre alla presenza di innumerevoli sedi d’Istituzioni, di Enti Pubblici e Privati, sono opportunità concrete per chi opera nel settore. Utile strumento per dare un’ulteriore spinta al commercio sarebbe il tanto atteso e auspicato Nuovo Mercato dei Fiori e Piante. Un’occasione di sviluppo e occupazione da troppo tempo rinviata. Manca invece una produzione significativa a livello locale ed è poca anche quella a livello regionale, cmq insufficiente a soddisfare la richiesta.

Come è cambiata la richiesta nel suo Garden Center?
Il mio negozio è adibito anche alla vendita diretta e al consumer e riscontriamo ogni giorno che il cliente è sempre più esigente e sensibile all’equazione prezzo/qualità. L’offerta è infinita: dettaglianti, ambulanti, supermercati. Per questo ritengo che il ruolo del vero garden center dovrebbe rispondere a criteri di competenza per i suoi addetti e di qualità e di varietà per gli articoli in vendita, siano piante o semi, concimi o fitosanitari, terricci o attrezzature per il giardinaggio o complementi d’arrdo.

La sua posizione sull’Appia Antica è strategica?
Un contesto così suggestivo può rappresentare un veicolo ideale per stimolare la curiosità e l’interesse, la conoscenza e la sensibilità per la bellezza, i colori, i profumi, l’utilità della Natura, e per i pericoli che la minacciano. La nostra è una collocazione ottimale per un vivaio, realizzato come struttura che evidenzia, tutela e promuove la funzione fondamentale delle “piante”.

Cosa importa? 
Le importazioni interessano tutto il comparto del florovivaismo che compra da altri paesi fiori freschi recisi, fogliame fresco e secco, piante da interno e da terrazzo, alberi e arbusti da esterno, materiale da riproduzione ortofrutticolo, ma anche altro materiale da riproduzione, come bulbi e tuberi, rosai e fiori secchi.

I best seller
Le piante più vendute sono quelle da balcone e giardino, specialmente in primavera; seguono immediatamente dopo, le piante da interno per l’arredamento di case, studi professionali, negozi e uffici, e poi (in terza posizione) le piante grasse, molto ricercate perché hanno limitate esigenze di spazio e di cura e contano un grande numero di appassionati.

FLOROVIVAISTICA DEL LAZIO - IDENTIKIT

Target: medio - alto
Clientela: esigente
Offerta: variegata
Qualità: elevata
Personale: cortese e competente
Plus valore: location
Prodotti più venduti: piante da balcone ed interno

DOVE SI TROVA
Florovivaistica del Lazio si sviluppa su circa 10mila metri quadrati. Oltre agli uffici e ai magazzini, dotati di ogni servizio ed accessorio, l’area è occupata da un vasto Garden Center di circa 7mila mq. Completo di serre, ombrai ed ampie aree espositive. Inoltre, è provvisto di parcheggio interno ed è accessibile per i disabili in ogni suo ambiente e spazio esterno.
La Società cooperativa Florovivaistica del Lazio si trova in Via Appia Antica, 172, 00179, Roma.
Per info e maggiori informazioni telefonate allo 06.7840911 o scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Società Cooperativa Florovivaistica del Lazio
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